Richiesta di incontro con l’Assessore all’Ambiente Alberto Unia

RICHIESTA DI INCONTRO CON L’ASSESSORE ALL’AMBIENTE ALBERTO UNIA

La Consulta Ambiente e Verde, dopo quasi due anni dal suo insediamento, prova a fare un primo bilancio della sua attività, soprattutto nei rapporti con la VI^ Commissione Consiliare, con i Consiglieri Comunali, con l’Assessore all’Ambiente Alberto Unia, e con i settori che fanno riferimento ad Ambiente e Verde.

In questi due anni la Consulta, che è peraltro cresciuta anche con l’apporto di altre associazioni che non vi avevano aderito al momento della sua nascita, ha lavorato con impegno e sempre in una logica di condivisione al suo interno tra le diverse “anime” dell’associazionismo ambientalista, e ha definito le sue linee di lavoro articolandosi in alcune aree tematiche.

Ricordiamo alcuni temi sui quali la Consulta ha cercato di elaborare apporti costruttivi su diverse materie.

Per un verso la Consulta è stata chiamata ad esprimere pareri in materie di competenza su delibere e provvedimenti di competenza del Consiglio Comunale, e tra questi citiamo

  • la modifica dell’art. 35 del Regolamento Murazzi del Po,

  • le linee di indirizzo della Giunta per la riqualificazione del parco Michelotti,

  • la vasta trasformazione dell’area ex-Berto-Lamet,

  • il nuovo Regolamento Edilizio con l’Allegato Energetico-Ambientale, etc.

In precedenza (febbraio 2018) eravamo stati anche invitati ad esprimere le nostre valutazioni in merito all’ipotesi di Nuova ZTL per quanto concerneva gli aspetti specificatamente ambientali. In merito a quest’ultimo punto ci permettiamo di ricordare che nel nostro documento, pur condividendo in linea generale la proposta di Nuova ZTL, sottolineavamo alcune criticità e formulavamo ipotesi migliorative, ma su questi temi non abbiamo avuto mai alcun riscontro.

Su altre materie, come il tema del Piano per la Qualità dell’Aria in città, il Piano di Gestione Raccolta Rifiuti, l’implementazione del Sistema 5G con estensione a tutta la città, abbiamo presentato documenti di carattere propositivo, trasmessi alle competenti Commissioni Consiliari ed illustrati nel corso di sedute della Commissione, ma senza avuto riscontri al di là della “cortese attenzione”.

Con tali documenti avevamo cercato di svolgere come Consulta anche un ruolo propositivo, che non si limitasse al mero formalismo burocratico dell’emissione di pareri, come peraltro previsto anche dalla Delibera Istitutiva della nostra Consulta.

Infatti, anche se la nostra Consulta è chiamata ad esprimere in termini formali i suoi orientamenti e pareri in tema di provvedimenti proposti al Consiglio Comunale per la loro approvazione, abbiamo sempre cercato su diverse materie un confronto e un dialogo con l’Assessorato all’Ambiente, con l’Assessorato all’Urbanistica e al PRG, e con l’Assessorato alla Mobilità e alle Infrastrutture, dialogo che nei primi mesi di attività della Consulta era andato avanti proficuamente su diversi argomenti.

Tuttavia da oltre un anno tale dialogo, contrassegnato da diverse nostre lettere trasmesse a codesto Assessorato e al Presidente della VI Commissione Consiliare, che elenchiamo qui di seguito, ci sembra sostanzialmente giunto a un punto morto, non avendo la Consulta più ricevuto alcuna risposta a tali lettere.

Tra queste ricordiamo:

  • la nostra richiesta di essere aggiornati e coinvolti in forma propositiva all’elaborazione di un nuovo Piano Strategico del Verde come parte integrante del processo di revisione del PRG, in data 27 luglio 2018;

  • le nostre valutazioni e proposte in merito al progetto del parco Laghetti Falchera, con lettera del 9 gennaio 2019;

  • la richiesta, inoltrata alla Città di Torino, in data 28 febbraio 2019, di interloquire vigorosamente con la Regione Piemonte in merito al provvedimento regionale di modifiche e aggiornamenti cartografici relativamente alle Aree Protette Regionali, che ha comportato un grave ridimensionamento del ruolo del Parco del Po e della Collina Torinese, parzialmente smembrato e frazionato

  • la nostra richiesta in data 23 gennaio di essere chiamati a collaborare in forma propositiva (per gli aspetti ambientali) agli interventi legati alle nuove Urbanizzazioni (soprattutto PEC) e ai Premessi di Costruire in Deroga ex-lege 106, da cui scaturì un incontro interlocutorio svoltosi in marzo presso l’Assessorato all’Urbanistica che non ebbe tuttavia alcun seguito in termini operativi;

  • il nostro sollecito datato 17 aprile 2019 in merito agli interventi di recupero e riapertura all’uso pubblico dell’ ex-Galoppatoio Militare del Meisino, invitando ad aggiornare sull’argomento in apposita Commissione Consiliare;

  • la nostra proposta di affrontare il tema dell’opportunità dello svolgimento del Salone dell’Auto al parco del Valentino (prima che ne venisse annunziato l’esodo a Milano per la prossima edizione), inviata in data 30 maggio 2019, discutendo possibili alternative e valutandone l’impatto in termini di carichi ambientali e di limitazioni gravi alla fruizione pubblica del Parco, affinché se ne discutesse in un’apposita Commissione Consiliare; tema questo che si ripropone ogni qual volta il Valentino viene candidato ad ospitare “grandi eventi” o manifestazioni di carattere spiccatamente commerciale, come in questi giorni la Oktober Fest, manifestazioni in cui vengono sempre inopportunamente scelti grandi parchi ed aree verdi;

  • ricordiamo ancora la nostra richiesta, trasmessa in data 19 agosto 2019, di illustrare in una specifica Commissione Consiliare il progetto di realizzare un vasto impianto sportivo in Borgata Parella (“Parella Volley”) proprio su di un’area verde e prativa che avrebbe dovuto essere attrezzata a verde pubblico e fruibile per i cittadini, affrontando anche il tema delle possibili localizzazioni alternative.

  • Sempre nell’agosto scorso abbiamo chiesto che venisse fornita corretta informazione in merito alla cospicua moria di alberi di nuovo impianto in via Zino Zini, frutto di recenti piantumazioni effettuate pochi mesi or sono.

  • Citiamo ancora i nostri ripetuti inviti per la costituzione di un Gruppo di Lavoro per il Progetto di corretta gestione dei Rifiuti a Torino, del quale si sono nel frattempo perse le tracce.

Ebbene: spiace dover ricordare che nessuna di queste nostre lettere sia stata ritenuta degna di una qualche risposta.

Sintetizzando: non riteniamo certo che la nostra Consulta abbia un qualche potere di “veto” sulle autonome scelte della Giunta e dell’Amministrazione Comunale nel suo complesso, ma ci pare doveroso che la Consulta, per giustificare la sua stessa esistenza e svolgere la sua funzione debba essere messa in grado di poter svolgere un ruolo propositivo almeno per migliorare alcuni progetti, mitigare scelte impattanti sull’ambiente, approfondire le eventuali alternative. Il che comporta quanto meno che la Consulta venga messa in condizione di esaminare proposte di delibera che provengono dalla Giunta al Consiglio Comunale, con accesso alla documentazione e agli Allegati relativi agli atti deliberativi, senza dover procedere, come ci è stato detto talvolta, a richieste di “accesso agli atti”, cosa peraltro che già avviene regolarmente nel rapporto tra gli Uffici e la Consulta per la Mobilità. Ciò è ancor più vero e attuale nel momento in cui viene cavalcato da più parti il tema della “emergenza climatica e ambientale”, a seguito del movimento F4F, oggetto peraltro di una mozione approvata dal Consiglio Comunale lo scorso 1 luglio.

Abbiamo anche appreso (vedi “la Stampa” del 27 settembre scorso) che in città nel mese di novembre “si terranno gli Stati Generali del Verde, con diversi attori nazionali, e che in quell’occasione pianteremo 20.000 alberi”; come pure abbiamo letto della volontà dell’Assessore all’Ambiente di voler procedere “ad un censimento degli impianti di rifiuti”, con l’obiettivo di “raggiungere l’autonomia; smaltire a Torino e in provincia tutti i rifiuti che il territorio produce”.

Per quanto riguarda gli Stati Generali del Verde pensiamo anche che in quella sede andrebbe fatta chiarezza in merito all’intendimento (per ora solo annunciato) di passare alla gestione del Verde Pubblico attraverso un sistema di Global Service, ovvero una forma di “esternalizzazione” che rischia, senza, risorse adeguate, di disperdere un prezioso patrimonio storico, quello che si denominava un tempo Servizio Giardini e Alberate, di elevata professionalità, mentre sembra pure definitiva la decisione di dismettere un altro patrimonio, quello delle Serre di Chieri.

Chiediamo infine di conoscere se la nostra Consulta sarà tenuta ad esprimere un parere in merito al Piano di Risanamento Acustico legato agli eventi della Movida, attualmente richiesto alle Circoscrizioni, argomernto su cui dagli Uffici non ci è finora pervenuta una richiesta.

In base a tutte queste considerazioni, sommariamente elencate, chiediamo cortesemente di avere un incontro con l’Assessore all’Ambiente, per confrontarci utilmente su questi ed altri temi di forte rilevanza per il futuro dell’ambiente nella nostra città, anche nel rispetto dei principi e dei metodi della partecipazione, che avrebbe dovuto costituire uno dei principi ispiratori di questa Amministrazione Comunale.

Con i migliori saluti, restiamo in attesa di un cortese cenno di risposta.

Per la Consulta Ambiente e Verde, il presidente

Emilio Soave

Torino, 7 ottobre 2019