Verbale riunione del 12.11.2019

Incontro Consulta Ambiente Torino – 12 novembre ’19

OdG:
a) Temi da evidenziare nell’incontro della Consulta con l’Assessore all’Ambiente Alberto Unìa, calendarizzato per il giorno 13 novembre, e segnalazione appuntamenti per gli Stati Generali del Verde dei giorni successivi

b) Aggiornamenti e approfondimenti sul tema Piano per la Qualità dell’Aria, con invito all’ing. Nico Miletto per una sintesi del lavoro da lui svolto sull’argomento

c) Proposte di emendamento/integrazione al Regolamento di Tutela del Verde della Città di Torino da proporre al Consiglio Comunale

d) varie ed eventuali
presenti
• Rifiuti Zero Piemonte Brunasso Oscar, Pro Natura Torino Onlus Soave Emilio, Pro Natura Torino Onlus Cavallari Piero Claudio, Pro Natura Onlus Ferdinando Cartella, ISDE (Medici Per L’ambiente) Sezione Di Torino Nespoli Riccardo e Vincenzo Vinci, Ecopolis Visintin Antonella, Pro Natura Torino Onlus Giuseppe Pelazza , E.R.A.Ambiente di Chieri Rossano Vincis e Bianchi Claudio, LIPU Alberto Ressa, Italia Nostra Roberto Gnavi
assenti giustificati per Il Tuo Parco PierGiorgio Tenani, per ISDE sezione di Torino Luisa Memore e Marina Pastena, per Gruppo Micologico Torinese Roberto Giuffrida .

Premessa del Presidente della Consulta
Si Osserva che , diversamente dalla Consulta sulla mobilità (che viene regolarmente consultata e coinvolta dall’amministrazione comunale), la C.A.&V.non viene preventivamente interpellata . A scopo esemplificativo si indica la Lettera di Odone sul coordinamento del verde. Viene pertanto richiesta pari dignità di trattamento tra le Consulte.

Punto a) Richiesta di partecipazione della Consulta alla commissione che si svolgerà il prossimo 14 /11 sul progetto relativo alla Cavallerizza
Si decide che la C.A.&V. Intervenga alla commissione .Si prevede che la discussione sulla scheda urbanistica richiederà presumibilmente tempi lunghi: infatti la variante è “sostanziosa” e l’obiettivo può essere raggiunto ricorrendo ad un “atto di indirizzo”, sul quale potrà eventualmente dedicare il proprio impegno la futura amministrazione comunale. La previsione di un parcheggio (con la nuova destinazione d’uso) dovrebbe in teoria ridurre numericamente il numero dei parcheggi, tuttavia considerata la quota di terziario e di residenziale si potrebbe registrare un aumento delle quantità. La Delibera degli assessori La Pietra e Montanari riduceva le quantità, ma era stato concluso un accordo col Demanio (ci è stato riferito dal consigliere Carretto, intervenuto alla riunione della Consulta) per il riutilizzo dei tre edifici ubicati nei bassi giardini reali ( a cui la Città non era più interessata). Successivamente sono mutati gli interlocutori del Demanio. Nel frattempo grazie alla conclusione dei lavori nel piazzale Aldo Moro , si sono resi disponibili circa 600 posti auto . Ciò renderebbe possibile il perfezionamento di una convenzione che riguardi anche la Cavallerizza, oltre alle aree Museali e Universitarie . La Variante urbanistica genera fabbisogno (vedasi la Delibera Curti del 2012, contenente linee guida trasformate nel Masterplan). I parcheggi pertinenziali e pubblici sono interrati, e sono esclusi cambi di destinazione d’uso. Ma, stanti gli accordi di cartolarizzazione, non si possono fare solo parcheggi pubblici. Ad esempio Piazza Rossano potrebbe essere allargata per realizzare parcheggi pertinenziali, ma non si possono porre in essere atti che pregiudichino la vendita. É possibile discutere il punto e verificare la posizione delle banche ( nel caso giudichino tale comportamento un atto ostile ). Sarebbe necessaria una proposta politica (considerando che il programma elettorale del M5S non prevede la realizzazione di nuovi parcheggi in centro città).
Il PUR , protocollo tra Cassa Depositi e Prestiti e Comune di Torino prevedeva (uno a marzo ed uno a settembre) solo un progetto , con una tabella nel regolamento del Verde. Non è stato fatto il percorso di partecipazione pubblica (Unicredit e IntesaSanpaolo devono approvare il P.U.R.).
La Città non può porre in essere atti che danneggino le banche .La Società strumento per la cartolarizzazione è del Comune (dal 2010) Non si conosce quali beni siano stati pagati ( esistono 2 portafogli immobiliari distinti – per un ammontare complessivo di 60 milioni di euro – dei quali uno include la Cavallerizza, e CCT ha l’obbligo di vendere.).

Non possono rivalersi sulla città e CCT a meno che non si riesca a dimostrare che la Città abbia posto in essere atti che “pregiudichino” la vendita dei beni “che sono in pancia” ai due “portafogli” .
Infatti anche ammettendo che si opti per una vendita “sottoprezzo”, considerato che in ogni caso si dovrebbe provvedere alla manutenzione, qualora la Consulta fosse interpellata, si dichiarerebbe contraria alla vendita.

Punto b) Piano dell’aria
Sarebbe da riattualizzare il comunicato stampa della Consulta dell’Ambiente e del Verde emesso un anno fa circa , in quanto non sembrerebbe aver avuto alcuna concreta ricaduta (la situazione dell’inquinamento dell’aria nell’ultimo anno non è cambiata)·

Punto d) Aggiornamenti sulle richieste da noi trasmesse su varie materie ed eventuali risposte pervenuteci.
Nell’incontro fissato domani 13 novembre con l’assessore all’Ambiente, Alberto Unia, la C.A&V. chiederà che venga ribadito il ruolo della Consulta stessa, tenuto conto di tutti i documenti redatti (sul Verde, sulla salute connessa alle condizioni di inquinamento dell’aria, sulla situazione della Raccolta Rifiuti). La Consulta è a conoscenza del fatto che è stato redatto un Piano del Verde, da parte dei tecnici e degli uffici del Verde, insieme allo staffista dell’assessore, ma non ne è stata ufficialmente messa a conoscenza; analogamente siamo venuti a conoscenza della Delibera sulla Global Service, che prevede un’esternalizzazione completa dei servizi del Verde (analoga a quella applicata in altre importanti città italiane. Si parla di appalti della durata di 4 -5 anni), La Consulta vorrebbe esaminare i costi, risparmi , budget e conseguenze di tale operazione. Infatti esistono fondati timori che con tale operazione la gestione del Verde Pubblico rischi un ridimensionamento, a tutto vantaggio della subentrate futura amministrazione comunale. Se ad esempio potessero essere conclusi appalti a condizioni meno favorevoli per il pubblico, la tutela del bene pubblico, rappresentato dal Verde, fuoriuscita dall’orbita pubblica, non tutelerebbe sufficientemente l’interesse del cittadino, come accade nei sistemi gestiti con metodi privatistici.
Mantenere il capitale pubblico non rientra nell’interesse del privato per tale ragione l’obiettivo della tutela del Verde pubblico dovrebbe essere un obiettivo caratteristico di una gestione pubblica: non basta spostare semplicemente voci di spesa dal pubblico al privato per garantire che la gestione sia perseguita con analoghe modalità ( le voci di spesa si spostano dai bilanci pubblici, con relativi benefici, con la cessione della tutela del bene pubblico al privato, ma ciò non sempre garantisce un risultato nell’interesse del cittadino).
Attualmente sul territorio di Torino operano 4 cooperative , con appalti al massimo ribasso. Anche a volere ammettere che quando la gestione del Verde era tutta interna alla Città i risultati non erano ottimali (se mancava il controllo), ciò tuttavia desta alcune legittime preoccupazioni.
Nel frattempo domani si chiederà un prossimo appuntamento all’Assessore per valutare la delibera sul Global Service (considerato che al momento non è ancora operativa e che si è solo in fase di studio e valutazione).
c) proposte di emendamento al Piano del Verde Urbano
La C.A&V. Invierà all’assessore proposte di integrazioni del regolamento vigente(ad esempio la commissione aree verdi non si è mai aperta ad un’effettiva partecipazione dei cittadini , i documenti non sono accessibili alla Consulta, il che non dovrebbe accadere, nelle compensazioni ambientali non sono considerati aspetti diversi da quelli propriamente “ornamentali”, trascurando la qualità del verde soppresso, la chioma, l’età, ecc.)

L’incontro mensile della Consulta Ambiente viene fissato
per il 10 dicembre alle 17,30.

Alle ore 20,00 la riunione di Consulta è dichiarata chiusa.