Torino, 30 giugno 2024
Alla cortese attenzione di
Sindaco della Città di Torino, Stefano Lo Russo
Assessora Politiche Culturali, Rosanna Purchia
Assessore Verde Pubblico, Francesco Tresso
Assessore Grandi Eventi, Domenico Carretta
Assessora Ambiente, Chiara Foglietta
Presidente Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo
Presidenti I – 2- 3 – 4 – 5 – 6 Commissione
Consigliere e Consiglieri Comunali
Gruppi Consiliari
Presidente Circoscrizione 6, Valerio Lomanto
Consigliere/i Circoscrizione 6
Presidente Circoscrizione 7, Luca Deri
Consigliere/i Circoscrizione 7
Città di Torino
Pc
Presidente, Roberto Saini
Direttrice, Emanuela Sarzotti
Ente Parco Po Piemontese
Oggetto: ORGANIZZAZIONE DEL TODAYS FESTIVAL alla Confluenza Po – Stura
La Consulta Ambiente Verde della Città di Torino sollecita nuovamente una attenta riflessione sulla scelta di collocare l’evento in oggetto, “TODAYS FESTIVAL 2024”, in piazza Sofia, nell’area della confluenza Po Stura, a ridosso della ZPS del Meisino.
La valenza naturalistica dell’area è stata più volte portata alla vostra attenzione: ZPS, Zona a Protezione Speciale, Direttiva Uccelli 2009/147/CE, Rete Natura2000, Direttiva Habitat 92/43/CEE, Parco Po Piemontese Regionale, MaB Riserva UNESCO CollinaPo, con la conseguente ed ovvia considerazione che non può essere trattata come un comune parco naturale o cittadino.
Sono 230 le specie rilevate nell’area interessata dalla ZPS IT1110070 Meisino (Confluenza Po – Stura), che rappresentano circa il 56% delle specie note per tutto il Piemonte, secondo la più recente check-list disponibile (Boano et al., 2023).
Ben 50 tra queste sono incluse nell’Allegato I della Direttiva Uccelli (2009/147/CE; Art.4), ovvero specie per le quali “sono previste misure speciali di conservazione per quanto riguarda l’habitat, per garantire la sopravvivenza e la riproduzione di dette specie nella loro area di distribuzione”.
Nella tabella seguente il dettaglio di alcune delle specie protette ai sensi della Direttiva Uccelli osservate al Meisino negli ultimi 40 anni, rilevate durante il costante monitoring al quale l’area viene sottoposta per rispondere alle norme europee e grazie alle quali viene mantenuta la classificazione sopradetta.
N | Specie | Nome scientifico | N | Specie | Nome scientifico |
1 | Oca lombardella | Anser albifrons | 26 | Gabbianello | Hydrocoloeus minutus |
2 | Pesciaiola | Mergellus albellus | 27 | Gabbiano corallino | Larus melanocephalus |
3 | Casarca | Tadorna ferruginea | 28 | Fraticello | Sternula albifrons |
4 | Moretta tabaccata | Aythya nyroca | 29 | Sterna maggiore | Hydroprogne caspia |
5 | Svasso cornuto | Podiceps auritus | 30 | Mignattino piombato | Chlidonias hybrida |
6 | Voltolino | Porzana porzana | 31 | Mignattino comune | Chlidonias niger |
7 | Schiribilla | Zapornia parva | 32 | Sterna comune | Sterna hirundo |
8 | Gru | Grus grus | 33 | Falco pescatore | Pandion haliaetus |
9 | Strolaga minore | Gavia stellata | 34 | Falco pecchiaiolo | Pernis apivorus |
10 | Strolaga mezzana | Gavia arctica | 35 | Biancone | Circaetus gallicus |
11 | Cicogna nera | Ciconia nigra | 36 | Aquila reale | Aquila chrysaetos |
12 | Cicogna bianca | Ciconia ciconia | 37 | Aquila minore | Hieraaetus pennatus |
13 | Tarabuso | Botaurus stellaris | 38 | Falco di palude | Circus aeruginosus |
14 | Tarabusino | Ixobrychus minutus | 39 | Albanella reale | Circus cyaneus |
15 | Nitticora | Nycticorax nycticorax | 40 | Albanella minore | Circus pygargus |
16 | Sgarza ciuffetto | Ardeola ralloides | 41 | Nibbio reale | Milvus milvus |
17 | Airone rosso | Ardea purpurea | 42 | Nibbio bruno | Milvus migrans |
18 | Airone bianco maggiore | Ardea alba | 43 | Martin pescatore | Alcedo atthis |
19 | Garzetta | Egretta garzetta | 44 | Picchio nero | Dryocopus martius |
20 | Marangone minore | Microcarbo pygmaeus | 45 | Smeriglio | Falco columbarius |
21 | Avocetta | Recurvirostra avosetta | 46 | Falco pellegrino | Falco peregrinus |
22 | Cavaliere d’Italia | Himantopus himantopus | 47 | Averla piccola | Lanius collurio |
23 | Combattente | Calidris pugnax | 48 | Tottavilla | Lullula arborea |
24 | Piovanello pancianera | Calidris alpina | 49 | Pettazzurro | Cyanecula svecica |
25 | Piro piro boschereccio | Tringa glareola | 50 | Calandro | Anthus campestris |
Ci corre l’obbligo di rilevare ancora una volta la mancanza di sensibilità nel cogliere le diversità di questa area sulla quale vengono fatte ricadere le iniziative più disparate.
La situazione avifaunistica potrà seriamente risentire di tutte le pressioni antropiche indebite
che verranno esercitate sull’area.
Riteniamo nostro dovere seguire l’evoluzione della situazione dal punto di vista naturalistico, prevedendo future azioni di monitoring costante atte a verificare i cambiamenti che verranno prodotti nella zona, che saranno sicuramente imputabili agli interventi ed eventi previsti; questo anche grazie al confronto con l’abbondante letteratura finora prodotta dagli esperti del settore sull’area del Meisino, una parte della quale trovate in allegato (**).
Ricordiamo a questo proposito che è stata finalmente approvata dalla UE (giugno 2024) la Nature Restoration Law, legge per il ripristino degli habitat degradati in Europa, che entrerà in vigore non appena pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, e direttamente applicabile nell’intero territorio europeo: essa stabilisce obblighi giuridicamente vincolanti per tutti gli Stati membri. Uno degli obiettivi principali è quello di ripristinare almeno il 20% degli habitat terrestri e marini degradati entro il 2030, per arrivare al 90% degli ecosistemi che necessitino di ripristino nel 2050.
Fino al 2030 le attività si dovranno concentrare prevalentemente nelle aree protette a livello europeo, quelle che fanno parte della Rete Natura 2000, istituite sulla base della Direttiva Habitat 92/43/CEE
Non abbiamo particolari remore a che i parchi possano ospitare eventi patrocinati o a titolo oneroso (sportivi, ricreativi, musicali e culturali) purché a basso impatto, che non danneggino le aree verdi, gli habitat e le presenze umane e non umane, garantendo lo sgombero, il ripristino integrale del suolo e l’accessibilità pubblica dell’area nei tempi autorizzati; detti eventi però devono essere coerenti e commisurati alla situazione naturale delle aree individuate, anche per evitare, nel migliore dei casi, costosi ripristini a carico della collettività e prevedere adeguate fidejussioni ed eventuali investimenti in aree degradate.
Non è inutile sottolineare che danni all’habitat non potranno ovviamente essere comunque recuperati integralmente; forse avrebbe più senso NON creare condizioni negative per le aree protette sapendo a priori che si dovranno poi affrontare adeguate azioni di ripristino!!!
La nostra contrarietà non riguarda in nessun modo gli eventi culturali, musicali o sportivi in sé stessi, come ormai ribadito costantemente: è la loro collocazione che rende queste attività talvolta incompatibili e non possibili in alcune zone; la scelta deve essere fatta nel rispetto delle specifiche peculiarità evitando una caratterizzazione che non appartiene loro, rischiando di modificarne l’essenza dal punto di vista naturale ma anche dal punto di vista della visione culturale offerta alla popolazione, ponendoli oltre tutto a grave rischio di perdita di naturalità.
Questo riguarda in particolare l’area del Meisino e le sue zone contigue; ricordiamo a tal proposito che il confine definito per le suddette zone si valuta in termini ambientali e naturali non di mero confine amministrativo.
Quindi prevedere grandi eventi musicali in quell’area, con alti livelli di inquinamento acustico e luminoso, grande afflusso di pubblico difficile da contenere, con pesanti ripercussioni su tutto l’ambiente fluviale e sulle aree rinaturalizzate che lo racchiudono, ci sembra assolutamente da evitare.
Va ulteriormente rilevato che sia il Consiglio Comunale, sia l’ente del Parco Po Piemontese, vengono coinvolti, solo dove è normativamente indispensabile, e comunque sempre a posteriori, rendendo molto difficoltosa l’azione di verifica e controllo e assolutamente impossibili le indicazioni di indirizzo sulle scelte progettuali per verificarne preliminarmente la compatibilità ambientale; in passato questo avveniva, mentre ora si approvano i progetti in modo irreversibile e solo successivamente si chiede il parere su progettualità che non sembrano prevedere la possibilità di modifiche a posteriori. Troppe volte ormai, a fronte delle osservazioni poste in essere, anche dalla Consulta, la risposta è “ormai è troppo tardi per ridiscuterla, i tempi e/o le modalità di finanziamento non permettono modifiche”.
Lo stesso Ente Parco Po Piemontese ha ribadito, tra l’altro, in sede di VI Commissione, le difficoltà intrinseche di un coinvolgimento sempre e solo a posteriori nel percorso progettuale. Non sta alla Consulta ricordare il ruolo importante di questo Ente sovraordinato, però, preme sottolineare come ad esso spetti e vada riconosciuto, un compito di indirizzo, controllo e verifica, sulle norme ambientali riguardanti le aree protette, che pone la Città nella necessità/dovere di rispetto, ascolto e osservanza.
A riprova di questo, la DETERMINAZIONE N. 130 del 14/06/2024 con la quale il Parco ribadisce l’obbligatorietà della Valutazione di Incidenza per l’evento in oggetto, alla quale l’organizzazione sembrava volersi sottrarre.
Naturalmente, dirimente sarà il parere dell’Ente di Gestione delle Aree Protette del Po Piemontese, e quanto verrà opportunamente previsto dalla Valutazione di Incidenza Ambientale (VINCA) indispensabile vista la collocazione dell’evento stesso.
Osserviamo e stigmatizziamo come, anche in questo caso, le modalità per la proposizione di progettualità nelle aree verdi non abbiano in nessun modo coinvolto la Consulta Ambiente Verde della Città di Torino, cosa forse non prevista nello specifico caso dalle norme, ma che riteniamo avrebbe e dovrebbe essere una modalità costante nella gestione del verde in città.
È doveroso ricordare, come alla Consulta, non sia stata richiesta emanazione di nessun parere consultivo preventivo avendo scelto l’Amministrazione vie diverse che, se pur formalmente corrette, denunciano scelte molto discutibili sul piano politico non prevedendo strutturalmente il coinvolgimento dei cittadini nelle sue possibili e molteplici forme: partecipazione della quale la Consulta dovrebbe essere considerata una delle forme importanti.
Certo è che, azioni consultive preliminari, avrebbero evitato in più frangenti situazioni poi rivelatesi complicate, difficili da gestire e capaci, purtroppo, di conseguenze negative sul piano del confronto sociale creando in diverse occasioni, che sono sotto gli occhi di tutti, conflitto tra le Istituzioni e la cittadinanza anziché un confronto costruttivo nell’ottica del bene comune.
Va altresì ricordato, per correttezza, che, sia in sede di incontri, sia in maniera informale, da Assessori e Consigliere/i, sono state ribadite attenzione e considerazione alle molteplici osservazioni della consulta che però, nella fattispecie dell’area in questione, ancora aspettiamo di vedere tradotte in azioni e scelte progettuali.
La Consulta ribadisce come sia molto difficile offrire un contributo fattivo e specifico, seppur non richiesto, in quanto non è mai possibile avere preliminarmente la documentazione necessaria atta a fornire un contributo, come previsto dalla delibera istitutiva in termini di pareri, osservazioni e suggerimenti: il fatto che, per avere informazioni sulle quali lavorare, si sia ormai costretti a fare un “accesso agli atti “, mette seriamente in discussione il ruolo che questa Amministrazione vuole consegnare alla Consulta.
Fatichiamo a comprendere come non sia stato fatto rilevare dagli Organi Comunali competenti, o meglio ancora non sia stato un elemento inserito in premessa di gara, che l’individuazione delle aree su cui far atterrare l’evento, dovessero rispondere a determinate caratteristiche ambientali e naturali, compatibili alle caratteristiche che un evento internazionale di questo tipo prevede in forma intrinseca (impatto luminoso, acustico, grande presenza di pubblico, logistica e servizi necessari – grande palco, attrezzature di supporto, bar e ristorazione, servizi igienici, biglietteria, accesso di mezzi pesanti – consumo, anche se temporaneo, di suolo pubblico di pregio, e così via).
Alla scelta della location da parte degli organizzatori, perché non è stato evidenziato subito che si trattava di un’area di pregio, da tutelare, posta proprio a fronte della Zona di Protezione Speciale e quindi inadatta a questa tipologia di eventi??!!
Queste e diverse altre considerazioni sulla delicatezza della questione e sui riverberi e conseguenze per l’area, sono state esternate in sede di 5 commissione del 20 giugno u.s., alla quale la Consulta non è nemmeno stata invitata, dove diverse consigliere e consiglieri, che ringraziamo, si sono sentiti in dovere di esprimere sensibilità e attenzione sul tema, rendendo evidenti una serie di discrepanze ed incoerenze tra le indicazioni di principio e le scelte concrete che vengono poste in essere dall’Amministrazione Comunale.
Altresì, condividendo la scelta del coinvolgimento e presidio delle periferie nella promozione sociale e culturale della cittadinanza, offrendo opportunità ed eventi di alto livello, invitiamo tutti, ed in particolare la Circoscrizione 6 a riflettere in maniera approfondita sulla collocazione del Todays Festival, in quanto la necessità di coinvolgere parti della città per favorire una maggiore inclusione sociale, non può significare far ricadere questi eventi su di una porzione di territorio da tutelare, essenziale per il quartiere e per tutta la città, come riconosciuto del resto dalla fruizione dell’area stessa da parte di migliaia di cittadini alla ricerca di uno spazio “natura” in città.
La Circoscrizione 6 è stata da sempre protagonista di azioni che, grazie anche all’attività di volontari (Le Guide del Parco della Confluenza che accompagnavano ragazzi e scolaresche a visitare questa zona ormai rinaturalizzata), hanno fornito un grande contributo alla Zona di Protezione Speciale Meisino – Isolone di Bertolla, che è strettamente connessa sia geograficamente sia come habitat naturalistico alla zona della confluenza dei tre fiumi Po, Stura e Dora Riparia, per cui
confidiamo su una proposta di revisione di questa scelta.
Riteniamo che occorra ripensare le ragioni di questa scelta, e chiediamo all’Amministrazione di proporre delle alternative in aree meno sensibili, e volerle illustrare nelle Commissioni Consiliari competenti e alla Circoscrizione 6, prima di prendere qualsiasi decisione, anche perché in ogni caso, reputiamo si debba procedere anche ad un giudizio dettato dal Regolamento di Tutela del Verde, in base al quale si tratterebbe di valutare, da parte del Consiglio Comunale, una eventuale deroga per poter realizzare l’evento.
A fronte delle osservazioni qui riportate chiediamo quindi che l’Amministrazione, si faccia soggetto attivo, per individuare nel corso del mese di luglio una localizzazione alternativa, senza compromettere ambienti di pregio, rischiando di creare anche un pericoloso precedente per futuri utilizzi impropri e dannosi di questo parco nella sua porzione di maggior naturalità.
Chiediamo inoltre cortesemente agli Assessorati competenti, su tutta la tematica della salvaguardia ambientale, (Ambiente e Verde in particolare), di esprimersi in futuro con maggiore presa di posizione a difesa dell’ambiente, dei parchi e dei valori che questi rappresentano per la cittadinanza con tutte le implicazioni anche riguardanti i mutamenti climatici in atto.
Piergiorgio Tenani
Presidente
Consulta Ambiente Verde Città di Torino
(**) Fonti bibliografiche:
Assandri G., Ellena I., Marotto P., Soldato G., 2008. Check list degli uccelli della provincia di Torino aggiornata al dicembre 2006. Riv. Piem. St. Nat., 29, 2008:323-354.
Boano, G.; Pavia, M.; Alessandria, G.; Mingozzi, T. An Operational Checklist of the Birds of Northwestern Italy (Piedmont and Aosta Valley). Diversity 2023, 15, 550. https://doi.org/10.3390/d15040550.
Boano G., 2007 – Gli uccelli accidentali in Piemonte e Valle d’Aosta. Aggiornamento 2005. Riv. Piem. St. Nat., 28: 305-366.
Boano G., Mingozzi T., 1985 – Gli uccelli di comparsa accidentale nella regione piemontese. Riv. Piem. St. Nat. 6: 3-67.
Della Toffola, M., Boano, G., Assandri, G., & Caprio, E., 2017. Censimenti Invernali degli Uccelli Acquatici in Piemonte e Valle d’Aosta: anni 1979-2008. Tichodroma, 3, 1-263.
GPSO (a cura di Della Toffola M. et al.), 2017 – Trent’anni di censimenti invernali degli uccelli acquatici in Piemonte e Valle d’Aosta (1979-2008). Tichodroma 3.
Isaia A., Dotti L., 1989. Avifauna del Comune di Torino. Riv. Piem. St. Nat., 10: 253-279.
Maffei G., Pulcher C., Rolando A., Carisio L., 2001. L’avifauna della città di Torino: analisi ecologica e faunistica. Monografie XXXI. Museo Regionale di Scienze Naturali. Torino.
Marotto P., Resoconto Provinciale Ornitologico Torinese (REPORT 2016) – Anno XIII. Available online: https://www.torinobirdwatching.net/re-p-or-t-e-checklist/
Marotto P., Soldato G., 2015 – Gli uccelli acquatici svernanti nel tratto urbano del fiume Po a Torino. Riv. Piem. St. Nat., 36: 253-274.
Marotto P., Soldato G., 2018 – L’avifauna della Riserva Naturale del Meisino e dell’isolone Bertolla. Analisi ed esposizione dei dati raccolti tra il 1984 e il 2014. Tichodroma, 7: 1-293.
DESTINATARI
sindaco.lorusso@comune.torino.it,assessore.tresso@comune.torino.it,assessore.carretta@comune.torino.it,assessora.purchia@comune.torino.it,assessora.foglietta@comune.torino.it,presidente.consigliocomunale@comune.torino.it,vicepresidente.garcea@comune.torino.it,udovica.cioria@comune.torino.it,commissione001@comune.torino.it,commissione002@comune.torino.it,commissione003@comune.torino.it,commissione004@comune.torino.it,commissione005@comune.torino.it,commissione006@comune.torino.it,pietro.abbruzzese@comune.torino.it,abdullahi.ahmedabdullahi@comune.torino.it,paola.ambrogio@comune.torino.it,elena.apollonio@comune.torino.it,annamaria.borasi@comune.torino.it,vincenzoandrea.camarda@comune.torino.it,dorotea.castiglione@comune.torino.it,angelo.catanzaro@comune.torino.it,giuseppe.catizone@comune.torino.it,Claudio.cerrato@comune.torino.it,torinodomani@comune.torino.it,ludovica.cioria@comune.torino.it,nadia.conticelli@comune.torino.it,pierino.crema@comune.torino.it,giovanni.crosetto@comune.torino.it,paolo.damilano@comune.torino.it,silvia.damilano@comune.torino.it,sara.diena@comune.torino.it,pierlucio.firrao@comune.torino.it,simone.fissolo@comune.torino.it,domenico.garcea@comune.torino.it,ivana.garione@comune.torino.it,caterina1.greco@comune.torino.it,mariagrazia.grippo@comune.torino.it,giuseppe.ianno@comune.torino.it,antonio.ledda@comune.torino.it,enzo.liardo@comune.torino.it,elena.maccanti@comune.torino.it,lorenza.patriarca@comune.torino.it,Luca.pidello@comune.torino.it,alice.ravinale@comune.torino.it,lega@comune.torino.it,andrea.russi@comune.torino.it,albertoclaudio.saluzzo@comune.torino.it,amalia.santiangeli@comune.torino.it,valentina.sganga@comune.torino.it,simone.tosto@comune.torino.it,andrea.tronzano@comune.torino.it,pietro.tuttolomondo@comune.torino.it,silvio.viale@comune.torino.it,listacivicapertorino@comune.torino.it,gruppomoderati@comune.torino.it,gruppopd@comune.torino.it,sinistraecologista@comune.torino.it,torinodomani@comune.torino.it,forzaitalia@comune.torino.it,fratelliditalia@comune.torino.it,lega@comune.torino.it,tlp@comune.torino.it,movimento5stelle@comune.torino.it,torinobellissima@comune.torino.it,presidente.circoscrizione6@comune.torino.it,segreteriac7@comune.torino.it,gianluca.deri@comune.torino.it, circ6@comune.torino.it,
con preghiera di diffusione alle Consigliere e ai Consiglieri della Circoscrizione 6 e 7
PC
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