Parere su “nuova ZTL”

Premessa

La Consulta Ambiente e Verde vuole assumere un ruolo positivo e propositivo, offrendo alla Città un ambito di confronto nel quale individuare non solo ipotesi di soluzione ma anche e soprattutto linee guida sulle quali muoversi alla ricerca delle soluzioni con attenzione estrema alla visione complessiva dei problemi attraverso un colloquio ampio con l’Amministrazione e le realtà sociali, istituzionali e non, coinvolte nel cambiamento, per costruire sinergie.

Un contributo per costruire una visione – e le conseguenti linee di indirizzo – una idea di come vogliamo la città.

Occorre farsi una domanda di prospettiva: cos’è ora e cosa si vuole che diventi il centro storico; come vogliamo muoverci in città, come rimodellare la mobilità in funzione di questi obbiettivi ?

Valutazione della “proposta di nuova ZTL”

Condividiamo la necessità di scoraggiare l’utilizzo di auto nell’ambito urbano per migliorare il benessere degli abitanti, la riduzione del rumore, una maggiore sicurezza stradale, favorire la socializzazione, predisponendo servizi più efficienti e sostenibili, in ultima analisi per migliorare l’ambiente, la qualità della vita dei cittadini e la loro salute.

La necessità di revisione della ZTL attuale è condivisibile purché si collochi nel contesto di una analisi globale che deve valutare la questione nella sua interezza e correlazione con i fattori concomitanti, identificare obiettivi a breve, medio e lungo termine, individuando alcuni indirizzi da intraprendere:

  • il miglioramento della qualità della vita in città, con particolare riferimento alla salubrità dell’aria, alla mobilità e alla salute dei cittadini;

  • è difficile valutare la proposta di nuova ZTL al di fuori di un contesto più ampio ancora tutto da ridisegnare e da valutare, in mancanza di dati più significativi sulla ZTL Centrale anche in merito ai mutamenti sopravvenuti nel tessuto commerciale, nella composizione demografica della popolazione residente, nelle attività terziarie e nei loro dipendenti, negli uffici e nei servizi pubblici che il centro ospita, col rischio di un suo svuotamento;

  • non è pensabile che la zona centrale sia vissuta come un pezzo di città avulso dal contesto urbano, in assenza di interventi su scala più ampia per la riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico;

  • la scelta della consulta di formulare diverse proposte integrative, – ritenendo la revisione della ZTL, scarsamente utile sul piano della qualità dell’aria – ci lascia infatti perplessi il fatto che la principale motivazione addotta per la nuova ZTL sia “il miglioramento della qualità dell’aria” – speriamo sia considerata un’occasione per migliorare la sua attuale configurazione, al di là dei problemi “tariffari”, ed avviare una riflessione più ampia su altri auspicabili interventi di riqualificazione del centro storico e soprattutto di miglioramento della qualità ambientale e della mobilità, dell’abbattimento dell’inquinamento e della salvaguardia della salute sia in centro sia nell’intera area metropolitana;

  • la necessità di tempistiche differenziate: considerati i tempi di attuazione della nuova ZTL (entrata in vigore nel 2019) occorre individuare provvedimenti immediati e promuovere modifiche comportamentali ma anche interventi a carattere strutturale sul medio e lungo termine con il monitoraggio costante degli effetti;

  • elaborazione a tempi brevi di un nuovo Piano Urbano della Mobilità che si allarghi alla dimensione metropolitana che deve forzatamente intrecciarsi con un Piano per la Qualità dell’Aria;

  • il ripensamento della nuova ZTL con il contenimento del traffico privato, l’aumento della velocità di spostamento dei mezzi pubblici, la pedonalizzazione delle aree commerciali, può contribuire al rilancio economico (commercio) e alla valorizzazione (immobili) delle zone sottoposte a modifiche legate alla mobilità;

  • si sottolinea la necessità di promuovere una cultura di condivisione: una città costruita con modalità di confronto con chi ha visioni diverse per individuare soluzioni le più condivise possibile;

  • risulta evidente, dai dati scientifici in nostro possesso, che per raggiungere gli obbiettivi prefissati per il miglioramento della qualità dell’aria, occorra agire in maniera ancor più decisiva su altri fattori (riscaldamento, fumi inceneritore, …..).

Bisogna quindi adoperarsi su diversi fronti e occorre che vengano assunti, contestualmente alla ZTL, una serie di interventi coordinati.

Interventi – proposte della Consulta

  1. Orario

  • inadeguatezza dell’orario attuale della ZTL centrale: si condivide il prolungamento almeno fino alle 19.30;

  • si propone una riflessione sull’ampliamento della ZTL anche nelle ore notturne.

  1. Permessi / agevolazioni /dimensione ZTL

  • occorre rivedere il numero dei permessi di accesso con la revisione degli stessi armonizzando le procedure autorizzative;

  • la consulta è favorevole alla concessione di periodi di sosta gratuita nei parcheggi esistenti con particolare riguardo a quelli in struttura largamente sottoutilizzati (es. 2 ore in superficie e 3 ore in struttura);

  • è necessario istituire un congruo numero di “strisce gialle” per la sosta riservata ai residenti;

  • bisogna favorire l’utilizzo dei veicoli elettrici che hanno “zero emissioni”, dei “car sharing”, con il “libero accesso” alla ZTL e avviare una riflessione sul tema delle “minicar”, classificate come moto esentate dal pagamento della sosta e dalla verifica del controllo dell’ingresso in ZTL ma che hanno dimensioni simili ad una panda;

  • è importante ridisegnare e razionalizzare il perimetro della ZTL, non tanto e non solo in funzione dell’accesso ai parcheggi, e cogliere l’occasione per collegare aree pedonali preesistenti o in alcuni casi già previste e rimaste incompiute; ad es. piazza Paleocapa, piazza Lagrange, il tratto di corso Re Umberto tra corso Matteotti e via Arcivescovado, ora occupato da un parcheggio a barriera di GTT;

  • estensione anche alle zone limitrofe alla ZTL delle aree a circolazione limitata e creazione di aree pedonali permanenti nei quartieri periferici;

  • per non penalizzare chi ha sede di lavoro in centro occorre la messa in campo di incentivi all’utilizzo del trasporto pubblico, con sistemi di intermodalità in stretto rapporto con le aziende di appartenenza.

  1. Pagamento /controlli

  • sussiste l’impossibilità di controllare e di sanzionare, tramite le porte di ingresso attuali, gli accessi oltre la scadenza dell’orario nonché di esercitare controlli più efficaci della sosta abusiva al di fuori delle “strisce blu” visto il significativo incremento della stessa nelle zone soggette alla sosta a pagamento ;

  • Il sistema generalizzato delle porte elettroniche in funzione fino alle 19.30 dovrebbe consentire un controllo più efficace; invitiamo però a riflettere sui conseguenti necessari investimenti: costi elevati in relazione al ritorno sia in termini di gestione della ZTL sia per i pagamenti; potrebbero magari essere presi in considerazione sistemi più “banali”, vedi ad esempio il telepass, che ha una tecnologia a basso costo e una organizzazione sperimentata, che eliminano la necessita di controllo manuale potendo anche prevedere la possibilità di pagamenti in automatico;

  • semplificazione del sistema tariffario (gestito da GTT) autorizzando l’accesso a pagamento differenziato a seconda della tipologia e delle emissioni del veicolo con un ticket o con formule di abbonamento.

  1. Modalità e gestione degli spostamenti / traffico / trasporto pubblico

Traffico e parco auto privato

Il problema va analizzato nella sua interezza: attraversamenti, pendolarismo, trasporto pubblico, parcheggi di interscambio, funzioni svolte nell’area centrale (terziario, commercio, amministrazione, …)

  • la questione “traffico” nell’area metropolitana deve essere affrontata con una visione complessiva che introduca e sviluppi un sistema intermodale privato-pubblico, per evitare di scaricare gli uni sugli altri le ricadute delle soluzioni e per garantire una continuità di spostamento efficiente;

  • si condivide l’obiettivo della riduzione del cosiddetto “traffico parassita” che si limita ad attraversare la ZTL (fuori orario), inducendo gli automobilisti ad individuare nuovi itinerari;

  • bisogna diminuire i km percorsi in auto limitando la quantità di spostamenti non necessari (ad es per la ricerca del parcheggio) offrendo aree di sosta e parcheggi di prossimità anche in aree periferiche, collegandole con apposite navette per stimolare le auto che arrivano da fuori città a “non entrare”, puntando però ad una effettiva competitività dei tempi di percorrenza;

  • occorre favorire la sostituzione del parco macchine attualmente in circolazione puntando sui veicoli ecologici possibilmente elettrici o GPL con conseguenti agevolazioni ed incentivi, bollo, rottamazione auto, …, e con il posizionamento diffuso delle ricariche per auto elettriche;

  • è necessario migliorare l’attrattività degli esercizi commerciali e favorire anche l’insediamento di nuovi uffici adeguando la mobilità interna (navette, pedonalizzazioni, …) ponendo inoltre molta attenzione all’efficienza dei sistemi di riscaldamento e raffreddamento dei locali;

  • istituire il limite di velocità di 30 km. orari per tutta la ZTL Centrale, e nei controviali, con apposita segnaletica.

Trasporto pubblico

  • incrementare l’uso del trasporto pubblico con il miglioramento dell’efficienza e dei passaggi aumentando il numero di corsie riservate per i mezzi pubblici in tutta la città;

  • puntare ad una organizzazione integrata del servizio pubblico – intermodale – creando sinergie tra i diversi sistemi di trasporto con particolare attenzione ai punti di interscambio treno/metro/bus, città/hinterland, linee pubbliche e private di trasporto collettivo, attestazione linee intercomunali alla periferia della città, parcheggi di interscambio, …;

  • sostenere GTT nello sforzo di rinnovamento del parco automezzi con l’acquisto di autobus ecologici e di mezzi elettrici;

  • utilizzare maggiormente tram/filobus rispetto ai vecchi bus inquinanti;

  • realizzare la seconda linea della metropolitana; una metro che colleghi utilmente le aree analizzando il percorso e le aree terminali delle linee con cui implementare il servizio.

Aree e percorsi pedo/ciclabili

  • favorire l’utilizzo delle biciclette aumentando le postazioni per l’affitto di bici nel centro città e in periferia, per facilitare gli spostamenti periferia/centro e viceversa;

  • aumentare il numero delle corsie ciclabili, migliorandone la sicurezza, e delle aree pedonali, sia in centro che nelle “periferie”; vanno riesaminate ed incrementate le aree e le vie pedonali, soprattutto collegando tra di loro quelle già esistenti: la “città camminabile”; es. piazza Maria Teresa e giardini Cavour;

  • è necessaria una razionalizzazione dei percorsi ciclabili migliorandone la tracciatura (vedi “dehors” con una revisione delle concessioni), dando una dignitosa sistemazione al fondo stradale e continuità alle piste dalla periferia al centro;

  • puntare al “cambio” del mezzo – dalle auto alla bici – incentivando le piste ciclabili e rendendo così più “difficile” l’uso delle auto, limitando le strade ad una corsia automobilistica ogni volta sia possibile, predisponendo semafori che diano la precedenza alle bici e ai pedoni.

  1. Salute

  • le Zone a Traffico Limitato ZTL sono uno strumento di regolazione del traffico e di conseguente riduzione del disagio ambientale all’interno delle stesse, ma la carenza di strutture di trasporto pubblico adeguate, le limitazioni orarie e di estensione superficiale, non influiscono in modo determinante sulla qualità dell’aria dell’area urbana e determinano la migrazione del traffico ai margini della ZTL peggiorando le condizioni ambientali limitrofe. A questo proposito giova ricordare che anche il rumore e lo stress sono parte del benessere-salute;

  • l’Organizzazione Mondiale della Sanità, avverte che l’esposizione a lungo termine all’inquinamento atmosferico riduce l’aspettativa di vita aumentando le morti per malattie polmonari, cardiache e circolatorie; quindi ogni decisione sulla ZTL deve essere presa nell’ottica di avere un reale miglioramento della salute dei cittadini;

  • occorre informare costantemente la popolazione sulla correlazione danni salute/smog (anche legati ai comportamenti individuali e collettivi); per questo risulterebbe molto utile coinvolgere le associazioni mediche sul piano della formazione e della divulgazione.

  1. La crescita culturale

Risulta fondamentale costruire sinergie:

  • offrire una visione diversa di città interessando i cittadini, in forma organizzata e non (anche e soprattutto chi ha visioni ed interessi particolari) in ottica inclusiva e coinvolgente, nella ricerca di soluzioni condivise ai problemi posti dalle parti sociali (vedi ad esempio i commercianti);

  • il Pubblico pur nella ristrettezza di bilancio deve investire per essere credibile;

  • bisogna proporre incontri e confronti costruttivi per stimolare un cambiamento di mentalità;

  • stimolare il coinvolgimento delle realtà operanti nel settore, quelli che hanno già fatto una scelta – società di bike e car sharing, tutti coloro che usano la bici, coloro che fanno running, i possessori di auto elettrica – per dare loro forza, attenzione e maggiore sicurezza (vedi in particolare pedoni e ciclisti) ed ottenere il loro convinto sostegno al cambiamento culturale;

  • formazione: proporre percorsi educativi nelle scuole per insegnare ai ragazzi come ci si può muovere senza usare l’auto, incentivandoli ad avere una mentalità diversa sul trasporto; aprire a momenti dedicati alle famiglie e agli adulti in generale; coinvolgere le scuole guida in questa azione educativa.

  1. Iniziative complementari

  • Qualità dell’aria – indicazioni per il futuro Piano e contaminazioni con il Piano Urbano della Mobilità e ipotesi di modifiche normative e legislative:

    • traffico veicolare: le esperienze delle altre realtà cittadine e i dati scientifici dimostrano che l’impatto sulla qualità dell’aria delle P10 è relativo rispetto ad altre cause. Il traffico veicolare non è l’unico responsabile, e nemmeno il più sostanziale, della produzione delle P10 (proporzioni: contributo auto 40 contributo riscaldamento 600 -fonte EEA);

    • l’intervento sull’orario di accesso alla ZTL attuale e la nuova regolamentazione avranno effetti quasi irrilevanti sull’impatto della qualità dell’aria, mentre l’incenerimento dei rifiuti, con la revisione della loro gestione e dei contratti di servizio, con serie politiche di prevenzione e riduzione, sarebbe ben più incisiva di una qualunque ZTL comunque regolata;

    • con la DGR 42-5805 del 20-10-2017 della Regione Piemonte, sono state individuate delle procedure di attivazione di misure temporanee omogenee per la limitazione delle emissioni, non sono però contemplati tra gli interventi temporanei:

      • la revisione della gestione e la riduzione dei rifiuti e della loro combustione, inasprimento e riduzione emissioni;

      • la riduzione degli incentivi alla produzione di energia elettrica da biomasse;

      • la riduzione dei consumi elettrici ed energetici;

    • tra le misure strutturali previste nell’Accordo di Bacino Padano 2017 e recepite nella DGR 42-5805 del 20-10-2017 non sono contemplati neanche come interventi strutturali:

      • la revisione della gestione e la riduzione dei rifiuti e della loro combustione, inasprimento dei limiti e riduzione emissioni;

      • la strutturazione e l’investimento per nuove linee e mezzi di trasporto pubblico, sia rotabile che gommato con priorità alle energie rinnovabili a emissioni zero in area metropolitana né l’eliminazione degli incentivi alla produzione di energia elettrica da biomasse;

      • la riduzione dei consumi elettrici ed energetici.

Torino, 18 giugno 2018

 

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