Parere su “complesso Murazzi del Po”

RICHIESTA DI PARERE IN MERITO A:

REGOLAMENTO NUMERO 362 DEL COMPLESSO DEI MURAZZI DEL PO.

APPROVAZIONE DEL NUOVO ARTICOLO 35

Come da richiesta pervenutaci dal Presidente della II Commissione Consiliare Damiano Carretto a seguito della seduta di Commissione Consiliare dello scorso 20 settembre, e dopo l’incontro svoltosi presso gli uffici della Divisione Urbanistica nella data dello scorso 22 ottobre, per quanto di competenza, la Consulta Ambiente e Verde, convocata nella seduta del 6 novembre, formula il seguente indirizzo:

Si esprime parere favorevole in merito all’introduzione del nuovo Art. 35 del Regolamento numero 362 del complesso dei Murazzi del Po, proposto dalla Giunta Comunale in data 31 luglio 2018, in quanto esso costituisce un adeguamento di detto Regolamento alle misure di Safety e Security individuate dall’Autorità Idraulica competente, dagli Enti sovraordinati nel campo della tutela paesaggistica e ambientale, e dagli Enti titolati in materia di sicurezza, secondo quanto formulato dalle rispettive Direzioni e Uffici competenti nel corso delle Conferenze di Servizi citate nell’atto deliberativo.

Essendo nota la criticità dal punto di vista idraulico di tutto il complesso dei Murazzi del Po, si prende atto della necessità di assumere misure che garantiscano la sicurezza e il sollecito sgombero di eventuali strutture esterne e dehors, collegati con i locali delle diverse Arcate, tra il gradino posto sul limite dell’alveo in corrispondenza dello scivolo e la facciata dei Murazzi, entro tempi adeguati, considerando che non soltanto gli eventi alluvionali eccezionali, ma anche le piene ordinarie del Po richiedono interventi tempestivi, sia per garantire la sicurezza delle persone, sia per evitare che strutture incongrue possano costituire intralcio per il deflusso delle acque.

In merito ai problemi dell’eventuale affollamento del complesso dei Murazzi del Po, qualora si svolgano manifestazioni ad “afflusso libero”, si condivide la necessità di misure di controllo che prevedano il “monitoraggio dinamico” degli accessi, e la previsione di indici massimi di affollamento effettivamente sostenibili. Il complesso dei Murazzi oggi è raggiungibile in sicurezza solo dagli accessi esistenti da corso Cairoli nei pressi di corso Vittorio e dai Lungo Po Diaz e Cadorna, nei pressi del ponte della Gran Madre. Verso il lato dell’alveo del fiume, non potendo essere collocate strutture fisse nel rispetto delle prescrizioni di carattere idraulico, esiste oggettivamente una situazione di rischio potenziale per il pubblico che richiede la massima attenzione; peraltro le scalinate che collegano i Murazzi con corso Cairoli non possono certo costituire “vie di fuga” in caso di eventi non previsti.

Va quindi sempre garantita la massima percorribilità delle discese esistenti verso i Murazzi, a monte a valle del ponte della Gran Madre e da corso Cairoli all’altezza del semaforo di corso Vittorio Emanuele, evitando ogni stazionamento di veicoli, furgoni (incluse “paninoteche”), o posizionamento di strutture pubblicitarie anche precarie che possano impedire l’accesso ai Murazzi dei mezzi di soccorso e il deflusso regolato del pubblico in caso di eventi calamitosi. Per quanto riguarda dehors ed altri impianti posti tra le facciate dei Murazzi e l’alveo di magra, giustamente previsti come leggeri e facilmente rimuovibili, riteniamo che andrebbe fissato preventivamente un tempo massimo per lo sgombero e l’immagazzinamento in sicurezza nel caso di eventi alluvionali segnalati dalle autorità competenti, e che ne sia comunque inibito il posizionamento permanente nelle ore notturne dopo la chiusura dei locali aperti al pubblico.

Si ritiene infine che, coerentemente con quanto indicato nell’atto deliberativo, ove si sottolinea la necessità di coordinare l’utilizzo del complesso dei Murazzi del Po con gli altri progetti della Città (in particolare Torino Città d’Acque e Biciplan), lungo tutta la banchina tra la facciata dei Murazzi e il gradino posto sopra lo “scivolo” esistente, vada evitato lo stazionamento di veicoli e furgoni (soprattutto se adibiti ad attività di somministrazione) che possano non solo costituire fattore di rischio, ma anche intralciare la percorribilità pedonale e ciclabile di tutto l’ambito in questione, che nel suo insieme è classificato come area pedonale; e ciò fatte salve naturalmente le necessità di carico e scarico delle merci (da normare opportunamente) e la sosta di veicoli di servizio adibiti alla sicurezza pubblica e alla vigilanza della Polizia Municipale.

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Consulta ambientalista – Murazzi – parere 2018 11 7