Costituzione del comitato di gestione del Parco del Valentino

COSTITUZIONE DEL COMITATO DI GESTIONE DEL PARCO DEL VALENTINO

Ringraziamo per la convocazione giunta alla Consulta Ambiente e Verde per la costituzione del Comitato di Gestione del Parco del Valentino, la cui prima riunione in videoconferenza si è tenuta lo scorso 10 luglio. Non avendo avuto modo di intervenire a voce a causa di alcuni problemi tecnici , trasmettiamo alcune sommarie considerazioni, nell’attesa di una prossima convocazione che dovrebbe pervenire nelle prossime settimane.
In primo luogo, nel momento in cui si è evidenziata la necessità di porre fine a un lungo periodo di trascuratezza e diffuso abusivismo edilizio in diversi edifici di proprietà comunale dati in concessione, condividiamo la necessità di costituire detto Comitato di Gestione, previsto dal Regolamento del Parco del Valentino all’Art. XVI, mai istituito malgrado le numerose sollecitazioni delle associazioni ambientaliste.
Proviamo a delineare quelle che, a nostro parere, dovrebbero essere le principali funzioni del Comitato di Gestione:

CARATTERE DEL COMITATO DI GESTIONE DEL VALENTINO
Sottolineiamo che, in primis, devono essere chiamati a far parte di tale Comitato di Gestione , oltre all’Amministrazione Comunale nelle sue diverse articolazioni, gli Enti istituzionalmente competenti (come la Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici), richiamati in detto Articolo XVI, e che quindi la dicitura “Comitato” non deve creare equivoci, riconducibili alle molteplici espressioni dei diversi comitati spontanei attivi sul territorio, per non creare malintesi di sorta. Del Comitato dovrebbero costituire parte integrante anche il Servizio Gestione Verde per far valere il Regolamento per la tutela del verde e il Servizio Mobilità, per il rispetto delle norme vigenti in materia di parcheggi e accessi veicolari.

LE REALTA’ PRESENTI NEL PARCO
Le principali realtà presenti all’interno del maggior parco storico cittadino sono l’Università di Torino (con lo storico Orto Botanico della Università, ed il suo vasto giardino), il Politecnico di Torino, i Musei Civici col Borgo Medioevale, le Società Remiere e gli impianti sportivi, la Società Promotrice delle Belle Arti. Questo senza nulla togliere a chioschi, pubblici esercizi e attività di somministrazione e pubblico spettacolo che costituiscono certo un utile servizio ai cittadini, ma sono attività “accessorie”, senza essere presenze storicamente consolidate. E quindi è opportuno valorizzare al massimo le realtà sopracitate affinché contribuiscano a un piano di gestione del parco e di restituzione alla Città dei suoi valori storici e ambientali, tra i quali svolge un ruolo fondamentale anche un bene tutelato dall’Unesco come il Castello del Valentino.

OBIETTIVI DEL COMITATO DI GESTIONE
Nel già citato Art. XVI vi è tra i compiti del Comitato di Gestione la “stesura di un programma pluriennale di conservazione di restauro del Parco con l’individuazione di eventuali fonti di finanziamento pubbliche e private”, e questo obiettivo andrebbe opportunamente richiamato. Ricordiamo anche che, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, la Giunta Comunale aveva predisposto tale piano di restauro, assai articolato, che poi non decollò per mancanza di finanziamento pubblico. Tale piano andrebbe oggi “rivisitato” alla luce di non poche problematiche emerse nel decennio successivo.

MANIFESTAZIONI NEL PARCO
Tra le funzioni più importanti del Comitato di Gestione va richiamata in particolare la Programmazione delle Manifestazioni, assolutamente necessaria affinché si verifichi preventivamente l’ammissibilità delle iniziative proposte a vario titolo da soggetti a carattere pubblico o privato per stabilirne l’idoneità e la compatibilità con le caratteristiche ambientali del maggior parco storico cittadino, escludendone le iniziative di carattere prevalentemente fieristico e commerciale, e il rispetto del Regolamento del Verde Pubblico e Privato approvato nel 2006. Tale programmazione è tanto più necessaria in quanto in passato si è assistito talvolta all’accavallarsi di più manifestazioni (podistiche e remiere soprattutto) che venivano ad occupare sovrapponendosi le stesse porzioni di territorio o di viali del parco, con autorizzazioni che facevano capo a settori diversi della stessa Amministrazione Comunale

IL PARCO COME GRANDE ZONA PEDONALE
Tra i “valori” fondamentali del Parco va richiamata, come indicato dal Regolamento all’Art. II, la definizione del Parco nel suo insieme come Zona Pedonale, coerentemente col vigente Piano Regolatore, sottolineando che l’esistenza di parcheggi in superficie rivestiva un carattere provvisorio, e quindi il parco andava progressivamente liberato dagli accessi veicolari incontrollati e dalla sosta a raso (la Zona Blu, impropriamente istituita sempre a “titolo provvisorio”). La pedonalizzazione del parco (fermi restando gli accessi per gli aventi diritto e per tutti i mezzi di servizio) deve costituire uno degli obiettivi prioritari dell’Amministrazione, di concerto con il Comitato di Gestione.
Ci permettiamo anche di ricordare che, con Delibera della Giunta Comunale del 10 ottobre 2019, era stata decisa la restituzione alla fruizione pedonale di viale Boiardo, con sbarramento di viale Turr, in corrispondenza dell’incrocio con viale Millo, presentandola come primo passo verso la “completa applicazione del Regolamento del Parco”. Chiediamo quindi all’Assessorato e alla Divisione competenti di dare attuazione a questo provvedimento, che (seppur in misura parziale) andava nella giusta direzione, mentre non è dato di capire perché esso si sia arenato.

IL TEMA DELLA “SICUREZZA” NEL PARCO
Dato poi il forte rilievo che hanno assunto a livello mediatico (in modo per lo più eccessivo) i temi della sicurezza all’interno del Parco, riteniamo che all’interno del Comitato di Gestione sia garantita anche la partecipazione della Polizia Municipale, a cui compete il ruolo della vigilanza. Ricordiamo inoltre che nel parco, in viale Virgilio, è stata attrezzata una vasta sede della Polizia a Cavallo, i cui locali (con numerosissimi box prevalentemente vuoti) potrebbero ospitare un normale presidio di Polizia, data la sua collocazione nella parte centrale del Parco.

Per la Consulta, Emilio Soave (presidente)

Torino, 17 luglio 2020

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