SPORT E INCLUSIONE – CLUSTER 1 E 2. PARCO DELLO SPORT E DELL’EDUCAZIONE AMBIENTALE AL PARCO DEL MEISINO
Nuove osservazioni e richieste
Torino, 31 marzo 2023
Facendo seguito alle osservazioni che la presente consulta ha inviato dal febbraio 2022, ed in particolare il 15 dicembre 2022 e il 2 febbraio 2023 in occasione della Commissione congiunta sulla tematica in oggetto, non avendo ricevuto ulteriori informative specifiche né sulle osservazioni suddette né sullo sviluppo dell’iter del procedimento, considerando che il termine previsto, come indicatoci nella comunicazione del 11 gennaio us da parte degli Assessori Carretta e Tresso, per la chiusura di questa fase è il 31 marzo c.a., riteniamo doveroso esprimere alcune considerazioni:
- siamo a conoscenza che in seguito alla conferenza dei Servizi “preliminare”, definita anche asincrona, sono state vagliate le osservazioni ed i pareri di merito degli Enti preposti;
- viste le criticità rilevate da varie parti ed in particolare le osservazioni espresse nel parere dell’Ente del Parco Po Piemontese che di fatto ha dichiarato l’incoerenza del progetto presentato sulla base del Piano d’area del parco sia per il Cluster 1 sia per il Cluster 2 si è resa necessaria una revisione del progetto per rispondere alle prescrizioni suddette;
- per tale motivo sarà convocata nuovamente la Conferenza dei Servizi per il recepimento dei pareri espressi rispetto alle modifiche progettuali apportate e che il PFTE sarà approvato dall’Organo competente nei tempi utili per poter giungere alla conclusione dell’iter entro marzo 2023;
- la gara per l’Appalto integrato pubblicata da SPORT e SALUTE dovrebbe aver proceduto alla aggiudicazione definitiva (la scadenza indicata era Marzo 2023);
- a seguito dell’aggiudicazione dell’appalto integrato, l’Aggiudicatario è tenuto alla redazione del Progetto Definitivo ed Esecutivo e che su detto Progetto Definitivo saranno acquisiti i pareri degli Enti preposti in sede di Conferenza dei Servizi Decisoria.
Rileviamo che:
- sia difficile, non solo per la Consulta ma anche per la cittadinanza, ottenere compiute e attendibili informazioni sull’avanzare del procedimento e sulle soluzioni che vengono via via individuate;
- la difficoltà di informazione riguardi anche il Consiglio Comunale e le consigliere e consiglieri che presentano identiche difficoltà in questo senso;
- il perdurare di detta situazione abbia reso molto difficoltoso l’approfondimento e l’espressione di pareri e proposte alternative di soluzione;
- il Consiglio Comunale non abbia trovato modo di esprimere proprie valutazioni di merito sul progetto e sulle risultanze concrete della sua esecuzione (tramite odg/mozione o quant’altro previsto dal Regolamento Consiliare) come dichiarato anche nella commissione del 2 febbraio da diverse forze politiche;
- pur nella correttezza formale del procedimento, non sia stato messo in atto un percorso partecipativo e di coinvolgimento, pur richiamato nei dettami del PNRR, sia nella fase di analisi sia in quella successiva di progettazione ultima del progetto; tutto questo è avvenuto in palese contraddizione con la più volte dichiarata volontà di costruire un percorso di progettazione partecipata nel merito delle azioni e degli interventi previsti; ci permettiamo ricordare come la consulta non perda occasione di rilevare la necessità di un processo trasparente e partecipato, sia in termini di informazione sia soprattutto di progettazione condivisa che avrebbe permesso e permetterebbe di evitare confusione, potenziali conflittualità e la possibilità di tenere in debito conto le istanze presentate dalle associazioni e dai cittadini con il precipuo intendimento della salvaguardia dell’area;
- il degrado dell’area, come abbiamo negli anni sottolineato più volte, sia un dato reale per quanto riguarda l’ammaloramento degli edifici ex galoppatoio, ma vada ancor di più ricordata la questione degli insediamenti industriali presenti nell’area; insediamenti per i quali la Città negli anni non ha messo in campo soluzioni per il loro superamento e rilocalizzazione delle attività determinando una sorta di “cronicizzazione” del problema; va rimarcato come il progetto in esame non vada minimamente a toccare questo ultimo aspetto; evidenziamo per l’ennesima volta che l’area ZPS abbia bisogno di interventi di rinaturalizzazione che pongano le basi per il futuro dell’area stessa, la sua salvaguardia e che ne rispetti le peculiarità anche con una corretta fruizione (ricordiamo le proposte delle associazioni relative alla diversificazione in tre zone di utilizzo) senza rischiare di snaturarne la vocazione o peggio perderne le peculiarità naturalistiche.
Chiediamo
- di conoscere lo stato dell’arte della situazione anche in relazione alle tempistiche dettate dalle procedure del PNRR: tempi, modalità di intervento per proporre soluzioni;
- di essere messi a conoscenza delle effettive modifiche poste in essere sul progetto sulla base delle osservazioni degli enti preposti;
- di conoscere le tempistiche e lo stato della 2° Conferenza dei Servizi con particolare riferimento alle prescrizioni legate al Piano d’Area del Parco e alla stesura della VINCA;
- di conoscere l’esito della gara con indicazione dell’aggiudicatario;
- che, considerate le implicazioni ambientali di questo progetto, da noi da sempre evidenziate, e la notevole opposizione sociale determinata dal medesimo, venga valutata la possibilità di limitare l’intervento alla sola parte dedicata all’educazione ambientale, con interventi a bassissimo impatto all’interno dell’area oggi teoricamente chiusa dell’ex galoppatoio militare;
- considerata l’affermazione contenuta nella predetta informativa dell’11 gennaio, secondo la quale “… eventuali osservazioni che potranno pervenire dalla Consulta … potranno essere recepite in fase di progettazione definitiva, qualora non alterino il progetto dal punto di vista economico, dimensionale e qualitativo” torniamo a chiedere quale sia la reale possibilità di incidenza di eventuali proposte di modifica che la Consulta possa ritenere di dover avanzare sul progetto definitivo;
- quale siano le modalità di implementazione del Piano di Gestione indispensabili alla salvaguardia del futuro della Zona a Protezione Speciale e di tutta l’area: sia sul piano della progettazione partecipata sia su quali realtà saranno coinvolte nella sua preparazione e futura realizzazione;
- come verrà formulato il Piano di Manutenzione delle strutture qualora vengano realizzate, quali fondi siano stati previsti, da quali capitoli di bilancio, per quanti anni per garantire la loro efficienza;
- considerando la rilevanza assoluta degli aspetti ambientali e naturalistici per l’area del Meisino chiediamo anche all’assessorato all’ambiente una analisi su questo progetto.
Vi informiamo che è intenzione della Consulta Ambiente Verde organizzare una giornata di studio e approfondimento con esperti del settore per mettere in luce gli aspetti ed i valori dell’area del Meisino confrontandoli con il progetto, alla luce del principio DNSH (Do No Significant Harm) punto fondante del PNRR.
Consulta Ambiente Verde Città di Torino
Il Presidente
Piergiorgio Tenani
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